Inclusivity & Diversity

Certificazione parità di genere per un futuro aziendale egualitario

Parità di genere e inclusività: i due capisaldi della crescita aziendale che guarda al futuro

 

Il Gender Equality Index 2023, redatto dall’European Institute for Gender Equality, mostra che la parità di genere tra uomini e donne in Europa migliora, ma molto lentamente: con un miglioramento di 1,6 punti rispetto all’edizione precedente.

L’Italia ottiene 68,2 punti e si posiziona al tredicesimo posto in classifica, poco sotto la media europea di 70,2 punti. Sono dati importanti, che spingono sempre più pubblico e privato a intervenire con azioni concrete per chiudere il gender gap, sia a livello professionale, che all’interno della sfera professionale.

Quali soluzioni adottare per rendere effettiva la parità di genere? Quali gli ostacoli da superare per garantire pari opportunità professionali a lavoratori e lavoratrici? E quali i vantaggi di una strategia aziendale che ruota attorno all’uguaglianza di genere?

Nell’handbook “Certificazione parità di genere” abbiamo indagato il fenomeno del gender gap focalizzandoci sul dominio del lavoro e abbiamo esplorato le proposte della nuovissima Strategia Nazionale a supporto dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030. Tutto questo per comprendere perché è indispensabile per un’azienda oggi iniziare il percorso verso la Certificazione parità di genere.

 

I PUNTI CHIAVE DEL REPORT

01. Parità di genere in Italia

Occupazione e carriere in stand-by

Nei 10 anni di analisi del Gender Equality Index, l’Italia guadagna pochissimi punti nel dominio del lavoro, in cui tutt’oggi fatichiamo a raggiungere parità occupazionale (52,8% delle donne lavora, contro il 71% degli uomini), salariale (il pay gap oscilla tra il 4,1% del pubblico al 16,5% del privato) e di possibilità di carriera (su 5 ruoli apicali, solo 1 è occupato da una donna). Seppur lentamente, il trend vede comunque una crescita delle donne in tutti i settori e a tutti i livelli, con impatti più che positivi su capacità di innovazione e organizzazione del lavoro.

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02. Strategia Nazionale: la dichiarazione parità di genere

Trasformare gli obiettivi dell’Agenda 2030 in azioni concrete

Il pieno raggiungimento della parità di genere è una delle priorità trasversali del PNRR che, attraverso la Strategia Nazionale avviata nel 2022, supporta l’obiettivo 5 “Gender Equality” dell’Agenda 2030. Il primo passo è l’introduzione dell’obbligo reportistico per le aziende con più di 50 dipendenti sull’uguaglianza tra uomini e donne in merito a: carriera, retribuzioni, qualifiche, politiche attive, genitorialità, formazione e mobilità. Tale dichiarazione dà un concreto valore aggiunto all’azienda in termini di Employer Branding, Talent Acquisition & Retention, premialità fiscali, incentivi finanziari e rating d’impresa.

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03. Certificazione parità di genere

Verso la certificazione in 4 step

Oltre alla dichiarazione obbligatoria, esiste un secondo strumento, più efficace e completo, che verifica il percorso di inclusività aziendale: la certificazione parità di genere. Basata su prassi UNI/PdR 125:2022, la certificazione richiede l’identificazione e il monitoraggio degli indicatori di parità di genere, oltre che le azioni di miglioramento in accordo con i principi ESG e della rendicontazione non finanziaria. Insomma, un primo grande passo verso la sostenibilità aziendale a tutto tondo.

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Certificazione parità di genere