Benessere organizzativo per creare business o business per creare benessere organizzativo?

Collaborazione, sinergia e felicità: la ricetta per un benessere collettivo ad alto impatto sul territorio passa dalla valorizzazione delle Persone

Nell’ultimo ventennio, il concetto di benessere organizzativo è diventato prioritario per le aziende evolute, che hanno superato gli obblighi minimi del D.Lgs. 81/08 in merito allo stress lavoro-correlato e fatto proprio il concetto di salute descritto dall’OMS. Questa evoluzione le ha portate a tutelare via via non solo la semplice assenza di malattia o infermità, ma anche lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale dei dipendenti.

Ecco che il benessere organizzativo è oggi concepito come la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione. Ma nel concreto, quali sono le azioni che possono essere intraprese?

 

People First: mettere le Persone al centro

 

Abbiamo molte idee, ma non riusciamo a calarle a terra…”, “Cosa fanno le altre aziende? Possiamo provarci anche noi?”, “Ma è davvero utile?”. Quando inizio un percorso di affiancamento in azienda, queste sono alcune delle domande a cui imprenditori, manager e direttori mi chiedono di dare risposta.

Quando si tratta di Persone è difficile ragionare per soluzioni preconfezionate, perché siamo tutti diversi e reagiamo agli stimoli in modo diverso. Ecco perché è fondamentale coinvolgere e motivare tutti gli Stakeholder fin dal principio attraverso una comunicazione interna ad alto impatto. Dalla Direzione al Management, passando per la popolazione aziendale, tutte le risorse, se ingaggiate a dare il meglio di sé, si sentono parte attiva di un progetto comune e alimentano il benessere organizzativo in un circolo virtuoso.

È innegabile, infatti, che i vantaggi derivanti da un ambiente lavorativo sereno contribuiscono alla piena realizzazione degli individui e alla loro felicità. Una risorsa, se collocata al posto giusto e consapevole del suo valore per il business, si sente coinvolta e motivata, e aumenta autonomamente il suo senso di responsabilità verso il conseguimento di obiettivi e scelte future, con un impatto diretto sull’incremento del business.

 

Soddisfare i bisogni con azioni orientate alle Persone

 

Posto questo primo tassello, si passa quindi a individuare gli obiettivi di crescita aziendale, gli strumenti HR più adatti a raggiungerli e le tempistiche entro cui toccare con mano i risultati.

Tenendo a mente la piramide di Maslow, il benessere dei dipendenti è raggiunto step-by-step attraverso il soddisfacimento progressivo di determinati bisogni grazie alla messa in opera di specifiche condizioni:

  • Bisogni fisiologici con retribuzione e riposo congrui;
  • Bisogni di sicurezza fisica in un luogo di lavoro sicuro;
  • Bisogni di appartenenza attraverso coinvolgimento e affiliazione con gli altri;
  • Bisogni di stima grazie al riconoscimento del contributo dato dalla persona e al rispetto reciproco;
  • Bisogni di autorealizzazione valorizzando le soft skills e inibendo possibili pregiudizi.

I risultati sono molteplici: strutturazione di un’organizzazione fluida e agile, riduzione dei conflitti organizzativi e relazionali, valorizzazione della meritocrazia, maggiore efficienza del singolo e del team nel raggiungimento degli obiettivi in un’ottica di Organizational Citizenship Behavior, incremento della produttività, perfezionamento della Brand Reputation aziendale, oltre che un Employer Brand distintivo e riconosciuto. Ma quali sono gli impatti al di fuori dell’impresa?

 

Il benessere organizzativo e sostenibile come volano per il territorio

 

In questo processo di co-creazione di benessere organizzativo, in sinergia tra top-down & bottom-up, trova spazio anche il concetto di sviluppo condiviso. Per soddisfare i fabbisogni dei collaboratori, l’azienda investe in servizi legati al territorio, quali assicurazioni sanitarie integrative, servizi per i familiari dei dipendenti caregiver, buoni sconto e convenzioni da utilizzare in supermercati, palestre, studi medici, arricchendo così l’intero ecosistema in modo uniforme e pervasivo.

Ecco che innescare questo circolo virtuoso significa mettere in moto un sistema che punta non solo al benessere organizzativo dei dipendenti e al profitto d’impresa, ma anche al benessere della collettività inteso come migliore qualità di vita. Il tutto in un processo di sviluppo condiviso fondato su inclusione, connessione, equità, prudenza e sicurezza che fanno bene all’impresa e alle Persone.

Nicole Buso, PM Gestione Risorse Umane

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