Microsoft Translator rompe le barriere linguistiche
Per James Simmonds- Read, superare le barriere linguistiche è essenziale. Lavora al Children’s Society a Londra ed ha a che fare quotidianamente con profughi e immigrati, la maggior parte dei quali bambini che hanno avuto un’infanzia non particolarmente felice. “Molti di loro sono richiedenti asilo che hanno difficoltà con la lingua e molto spesso abbiamo bisogno di traduttori” dice James. “E questo è un problema perché significa che i bambini devono aprirsi con terze persone e raccontare informazioni delicate ad interpreti e traduttori.”
Recentemente, il Children’s Society ha però trovato una soluzione: ha iniziato ad utilizzare la nuova live feature di Microsoft Translator, nuovo strumento, attualmente disponibile in preview, che permette di tradurre discorsi live con l’ausilio di smartphone, tablet o computer connessi a internet.
Ma gli scenari di applicazione sono tantissimi: può facilitare la comunicazione ai turisti che si trovano in viaggio e hanno bisogno di comunicare con persone di cui non parlano la lingua. Può essere utilizzato dai professori per comunicare in maniera efficiente con i genitori degli studenti stranieri. Può essere usato dalle guide turistiche per fornire informazioni precise a persone di ogni nazionalità così come all’interno di una riunione per fare in modo che la tua proposta sia intesa da tutti.
“Il nostro obiettivo più grande era quello di rompere le barriere linguistiche” dice Oliver Fontana, il direttore della product strategy di Microsoft Translator.
La tecnologia è applicabile ad ogni tipo di conversazione:
• one-to-one: ad esempio il turista che chiede informazioni al consierge;
• one-to-many: ad esempio la guida turistica che parla ad un gruppo di forestieri;
• many-to-one: ad esempio un insieme di persone che condividono un’esperienza con un gruppo di supporto.
La feature si basa sulla medesima tecnologia di traduzione di Skype Translator, servizio che permette a persone di nazionalità e lingua diversa di comunicare in tempo reale tramite Internet. Skype Translator è un valido strumento per chi si trova geograficamente distante ma non risolve le problematiche conseguenti ad incontri vis-a-vis che richiedono invece un tipo di tecnologia che richiami il concetto di traduttore universale.
Per semplificare il tutto, il team di Microsoft ha deciso di utilizzare dispositivi mobili già in circolazione piuttosto che un hardware apposito. Praticamente tutti abbiamo uno smartphone ed è per questo che il team ha fatto in modo di integrare la nuova tecnologia con quella già esistente: sarà possibile accedere a Microsoft Translator tramite app o sito dedicato.
In questo modo, potrete con chiunque, indipendentemente dalla loro e vostra lingua madre, spendendo meno tempo e fatiche nella ricerca di uno strumento di traduzione valido e dedicandone maggiore alla conversazione stessa.
Per iniziare, è sufficiente che l’utente si registri al servizio tramite l’App o via web, scelga la sua lingua ed inizi una nuova conversazione. Il processo genera due codici: uno numerico che gli altri partecipanti possono inserire nello spazio apposito ed un QR che è sufficiente scannerizzare sul proprio dispositivo.
A questo punto, la conversazione inizia: tu parlerai nella tua lingua con interlocutori che vedranno invece i tuoi messaggi nella loro. Per alcune lingue è addirittura disponibile la traduzione vocale.
La tecnologia di traduzione è alimentata dagli algoritmi che corrono sul cloud, ed utilizza traduzioni basate su una profonda rete neurale che offre traduzioni più fluide e verosimili rispetto alla tecnologia precedente, conosciuta come macchina di traduzione statica. Entrambe le tecnologie coinvolgono algoritmi di training da documenti precedentemente tradotti: in questo modo il sistema può imparare come le parole e frasi di una lingua siano rappresentate in un’altra. Il metodo statico, però, si limita a tradurre una parola all’interno di un contesto di una o due parole correlate, il che può portare a traduzioni goffe e artefatte.
Le reti neurali sono invece basate sulle teorie del funzionamento del processo di pattern-recognition, ovvero quel processo che avviene nel cervello di persone bilingue. La conseguenza è che la traduzione tramite Microsoft Translator suona più naturale e spontanea.
Insomma Microsoft Translator è tutto questo: ti dà la possibilità di comunicare con persone che non parlano la tua lingua, di interagire con facilità quando sei all’estero e non conosci la lingua del posto, di fare nuove amicizie, di rompere le barriere linguistiche e comunicare potenzialmente con ogni persona sulla faccia della terra.