Diventare Manager della Leadership empatica
Essere un buon Leader e un buon manager: il connubio vincente per guidare e indirizzare il team con assertività ed empatia
Assertività, empatia, visione. E ancora, carisma, prossemica e influenza. Guidare e indirizzare il team verso l’obiettivo prevede qualità manageriali che sottilmente e abilmente si mescolino a una condizione mentale protesa all’entrare in connessione con il team, i talenti e le perplessità di ogni membro.
In questa prospettiva, la differenza tra essere un buon Leader e un buon Manager si fa tanto sottile quanto decisa. Stiamo parlando di più direzioni percorribili o di un’unica grande strada maestra?
Manager e Leader a confronto
Esiste una distinzione tra essere Manager ed essere Leader?
A conti fatti, il Manager organizza, pianifica, amministra e controlla. Il Leader ispira, coinvolge e motiva le persone, sa come spingere a dare sempre il massimo. Il Leader non comanda ma influenza, rappresenta un modello perché comprende, motiva, entusiasma e incoraggia.
Se il Manager si focalizza sulle questioni pratiche e di gestione interna della squadra, un buon leader Lavora con astuzia sull’emotività dei collaboratori e sul morale del team, senza mai dimenticare la rotta verso cui la squadra è indirizzata. Mentre il Manager fa quadrare i conti e costruisce il suo successo dal perfetto match tra performance e risultati economici, il Leader prende gli obiettivi e li cala sui punti di forza e sul potenziale di ogni membro della squadra.
Leader e Manager: connubio vincente?
La figura del Leader capace di essere manager o, come la si voglia vedere, del manager dalla Leadership empatica, sta diventando una modalità funzionale e aziendale decisamente vincente.
Già nel 1990, il guru di Harvard John Kotter ha affermato che i dirigenti possono essere sia Leader che manager. Aggiungendo che una persona può e deve incarnare le due caratteristiche, gestione e di Leadership, poiché si completano a vicenda. Sia gestione che guida non sono necessariamente esclusive distinte. Le aziende che ricercano Leader o manager, potrebbero trovarlo tra i dirigenti che hanno propensione in Leadership o Management.
Kotter sottolinea inoltre che: «Leadership e gestione sono due distinti e complementari sistemi di azione. Entrambi sono necessari per il successo in un contesto imprenditoriale sempre più complesso e instabile. I Manager gestiscono attraverso la pianificazione e budgeting, mediante l’organizzazione del personale, e attraverso il Controlling e Problem Solving. Al contrario, la Leadership, che deve gestire un cambiamento, deve definire una direzione (sviluppare una visione del futuro e le strategie per realizzare la visione), allineare, motivando e coinvolgendo le risorse nella giusta direzione».
Insomma, orientare e guidare il team richiede, oggi più che mai, competenze sempre più fluide e affinate. Sapere ascoltare e fare propri approcci del proprio team, dominare e mettere in campo strumenti per indirizzarlo verso il traguardo, tenere sempre sotto controllo umore e umori passa inevitabilmente da una visione che abbraccia empatia ed esperienza, comunicazione e azione.