Come evolverà il futuro delle aziende:
4 previsioni da conoscere per rimanere
sul mercato

La CSRD con il suo obbligo di Report di Sostenibilità sta cambiando le GI e le PMI, rendendo possibile un unico modo fare impresa.

 

Il concetto di sostenibilità per le aziende è presente da decenni sui tavoli istituzionali internazionali, ma solo recentemente è entrato a far parte del tessuto imprenditoriale in modo abbastanza capillare. La consapevolezza che è necessario un diverso modello di business rispetto al passato oggi si è fatta strada e si è innescato un meccanismo che sta producendo effetti molto concreti sulle filiere, le dinamiche del mercato e il lavoro.

In questo processo anche il legislatore ha avuto la sua parte, introducendo normative per favorire nuove pratiche virtuose, tra cui quella del Report di Sostenibilità, un sistema di rendicontazione non finanziaria che fotografa l’impegno aziendale sui temi ambientali, sociali e di governance. La direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) ne ha introdotto gradualmente l’obbligatorietà per determinate categorie di organizzazioni e, contemporaneamente, per molte altre medie e piccole imprese, è diventata una scelta volontaria.

Questo fattore, assieme ad altri, ha prodotto un deciso cambio di marcia nell’adozione di pratiche sostenibili sulle imprese di ogni dimensione, da cui si possono trarre importanti previsioni sull’evoluzione del mercato.

 

1. Cambieranno le filiere produttive

 

È già una realtà: dal 2026 tutte le Grandi Imprese saranno obbligate a redigere un Report di Sostenibilità e stanno interpellando i propri fornitori, le PMI, con la richiesta di fornire dati non finanziari, soprattutto sul piano ambientale. L’obiettivo è tracciare l’intero impatto della catena produttiva, estendendo il perimetro di analisi anche ai fattori in ingresso e in uscita dal baricentro aziendale.

Di fatto questo cambio di paradigma sta tracciando uno spartiacque netto fra fornitori candidabili (in grado di produrre i dati richiesti) e non candidabili, con un effetto a cascata sulle attuali catene di fornitura: una rivoluzione talmente profonda a cui è necessario dedicare la giusta attenzione per mantenere la propria impresa sul mercato. Qui un focus di approfondimento dedicato -> Aziende al bivio: l’impatto sulla supply chain delle nuove norme UE

Nell’immediato futuro le GI potranno rivedere alcune scelte collegate alla delocalizzazione, con ricadute positive per le imprese territorialmente più vicine; organizzazioni non ancora pronte per il Green Deal lasceranno spazio ai competitor: gli scenari ipotizzabili assumono diverse sfumature, alcune prevedibili, altre ancora non stimabili.

 

2. Le aziende saranno più resilienti

 

L’onda prodotta dal Report di Sostenibilità sta inducendo le aziende non solo ad analizzare lo stato dell’arte, bensì anche a individuare le azioni da intraprendere nel medio e lungo periodo. La direttiva CSRD prevede infatti di descrivere non solo quanto si è fatto fino al momento della stesura del documento, ma anche di commentare le evoluzioni attese di un dato tema materiale e le azioni che si hanno in programma di mettere in atto per, eventualmente, mitigarne gli effetti negativi.

Un’impresa che adotta un Report di Sostenibilità sarà quindi più preparata a gestire il cambiamento e più attenta alle aspettative per il futuro.

 

3. Le imprese saranno più attrattive per le persone

 

Nell’era del Talent Shortage (la difficoltà nel trovare candidati qualificati) e delle dimissioni di massa, la crisi delle risorse umane è una situazione diffusa. Oggigiorno le persone cercano molto più di un posto di lavoro: vogliono anche una cultura aziendale in cui riconoscersi, un buon equilibrio vita-lavoro, un ambiente sano in cui crescere.

Il Report di Sostenibilità è un manifesto, basato sui dati e non sul greenwashing, degli impegni aziendali, che rende trasparente e qualifica le policy e le azioni delle imprese: uno strumento capace di renderle attrattive per le persone, patrimonio preziosissimo senza il quale un’organizzazione non può proseguire il proprio percorso.

 

4. Le aziende acquisteranno più valore

 

La fotografia degli impegni aziendali dal punto di vista ambientale, sociale e di governance, rappresentata dal Report di Sostenibilità, costituisce un importante strumento per valorizzare al meglio un’impresa. Superando i limiti della rendicontazione finanziaria, in grado di rappresentare solo una parte degli asset aziendali, il report non finanziario restituisce un quadro molto approfondito degli asset immateriali: i suoi valori, il patrimonio di reti di partnership, il modo di agire nei confronti di ogni stakeholder (siano essi fornitori, dipendenti, azionisti, membri del territorio in cui opera o altri portatori di interesse), le direttrici di sviluppo per il futuro. In quest’opera di raccolta sui dati salienti dell’azienda, si concentra tutto ciò che è rilevante comunicare per far comprendere il reale valore di una società. L’adozione diffusa di un Report di Sostenibilità aiuterà quindi a far acquisire più valore alle imprese.

 

Ai futuri impatti della direttiva CSRD è dedicato l’evento Aziende al bivio: l’impatto sulla supply chain delle nuove norme UE con approfondimenti di esperti ambientali e sociali e interviste ad aziende italiane che stanno già camminando nel Green Deal Europeo.

 

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